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Colavitti Gerolamo
Algherese ha 69 anni, è sposato con Rosanna Melis, anche lei algherese, ha tre figli, Annamaria, Renata e Giuseppe.
Ha vissuto la prima infanzia ad Alghero, città della mamma Francesca, e gli anni della fanciullezza in giro per l'Italia seguendo il lavoro del padre sottufficiale della Guardia di Finanza. Conosce in quel momento le durezze della guerra e dell'occupazione tedesca.
Nell'immediato dopoguerra la famiglia è rientrata ad Alghero dove Gerolamo ha completato gli studi medi ed il liceo.
Grazie alle borse di studio, ottenute per l'ottimo rendimento, si è potuto laureare in giurisprudenza con il massimo dei voti nell'Università degli studi di Sassari, sviluppando in particolare gli studi di economia politica.
È degli anni dell'università la prima attiva esperienza politica negli organismi di rappresentanza nazionale degli universitari.
La formazione spirituale e culturale e l'ispirazione cattolica si coniugano in lui con un'attenzione sempre vigile per i temi della solidarietà e per quelli della promozione della partecipazione delle classi lavoratrici alla vita politica, economica e sociale della comunità locale e nazionale.
In questo periodo condurrà anche le prime esperienze elettorali, attraverso l'elezione a consigliere comunale, e provinciale.
L'ospedale di Alghero è la prima concreta realizzazione delle ispirazioni e delle aspirazioni di Gerolamo Colavitti.
Colavitti lo riorganizza, lo ammoderna e ne diventa presidente.
Il confronto con i bisogni della collettività, la sfida rappresentata dalla gestione di organizzazioni complesse sono all'origine della sua carriera di manager e di amministratore.
Nel 1954 viene nominato segretario del comitato per la predisposizione del piano di rinascita della Sardegna, istituito presso il comitato dei ministri per il mezzogiorno, in rappresentanza della Regione stessa.
Nel 1958 viene nominato dirigente dell'Assessorato alla rinascita della Regione Sarda, collabora alla predisposizione della nuova legge per il piano di rinascita ed alla costituzione della nuova struttura regionale preposta alla programmazione ed attuazione degli interventi.
Nel 1961 è nominato direttore del centro regionale di programmazione della Regione Autonoma della Sardegna.
Sono questi gli anni di straordinaria vivacità culturale, nei quali la Sardegna anticipa nei tempi e nei metodi la stagione della programmazione che alimenterà la vita politica ed istituzionale italiana degli anni 60.
La programmazione diviene il procedimento attraverso il quale la classe dirigente si assume in via diretta la responsabilità dello sviluppo economico e sociale della comunità dei sardi, anche nel medio e nel lungo periodo, senza vivere "giorno per giorno"
In questo ambito Gerolamo Colavitti elabora lo schema generale di sviluppo, i piani pluriennali ed i primi programmi esecutivi.
Viene inoltre nominato componente del comitato regionale della programmazione, nonché del comitato regionale di coordinamento tra il piano di rinascita e gli interventi ordinari e straordinari dello stato nell'isola.
Nel 1969 collabora, nell'ambito della fondazione Agnelli, al rapporto su "La trasformazione e riorganizzazione della confindustria".
A questo punto il giovane dirigente viene "notato" dai "cacciatori di teste".
Nel 1970 il presidente della confindustria Gianni Agnelli chiama Gerolamo Colavitti alla direzione centrale della confindustria con l'incarico delle relazioni esterne; in tale veste cura in particolare i rapporti tra l'industria italiana e quelli dei paesi del MEC. Propone e cura la nuova immagine della Confindustria. Organizza la nuova direzione centrale e, nell'ambito della "riforma Pirelli" collabora alla profonda trasformazione della organizzazione rappresentativa dell'industria italiana.
Sono anni di lungo lavoro e di viaggi in giro per il mondo, per favorire relazioni industriali e commerciali a vantaggio del sistema Italia. Sono anni nei quali Colavitti vede "da vicino" i sistemi produttivi degli altri paesi, e alimenta e sviluppa la propria formazione economica.
In questo contesto si confronta in particolare con i problemi della crescita delle società e delle economie depresse: come membro della Fondazione Europea per l'economia cura in particolare i rapporti tra l'economia europea e quelli dei paesi in via di sviluppo.
È ormai un esperto di sviluppo e di promozione del territorio.
Nel 1978 viene nominato direttore generale della cassa per il mezzogiorno, incarico che svolge sino al momento della trasformazione dell'istituto.
Il prestigioso incarico nazionale non lo allontana dalla sua terra e dalla sua città.
Sono di questi anni la costruzione del nuovo acquedotto cittadino ed il completamento del sistema idrico che alimenta l'agricoltura della Nurra e che, se ben gestito, potrebbe cooperare a risolvere i noti problemi di sviluppo della città di Alghero.
Del restauro del complesso francescano del Centro di Alghero. La fatiscente struttura ritorna a nuovi splendori con il recupero del chiostro, della facciata, della chiesa, degli alloggi e dei locali dei frati.
Con il primo programma esecutivo del piano di rinascita si interviene per la prima volta, dopo l'approvazione del piano regolatore, nel porto.
Nel 1984 un'altra intuizione. Colavitti, profondo conoscitore delle amministrazioni pubbliche, si accorge che le nuove responsabilità che lo sviluppo del sistema amministrativo italiano assegna a Comuni, Provincie e Regioni, spesso, trovano questi enti impreparati culturalmente e tecnicamente, con grave pregiudizio degli interessi delle popolazioni governate.
Coglie che il privato-impresa può svolgere una grande funzione di promozione e di assistenza per gli enti locali. Fonda la S.P.S., Sistema Permanente Servizi, Soc. cons. p.a., a prevalente capitale pubblico, di cui è nominato presidente, che costituisce un primo esempio di intervento organico nell'ambito delle gestioni e dei servizi.
Alla società partecipano: tra i pubblici il CREDIOP, l'IMI, la CISPEL; tra i privati la FIAT, l'ECOITALIA, la FERRUZZI FINANZIARIA, la CMC.
La consapevolezza della debolezza del sistema industriale sardo, e della cronica insufficienza di risorse energetiche spingono Colavitti ad interessarsi dei problemi dell'approvvigionamento energetico dell'Isola.
Nel 1989 promuove, costituisce e presiede la METANO SARDA, società per azioni, con il compito di elaborare ed eseguire la rete di metanizzazione regionale.
La METANO SARDA, elabora e redige, su incarico della Regione Autonoma della Sardegna, il Piano Regionale per la Metanizzazione dell'Isola. Vengono inoltre redatti i progetti esecutivi per la metanizzazione dei quattro capoluoghi sardi (a cura della Società Gas Energia - ingegneria di sistema del Gruppo SNAM).
L'ITALGAS - Società per la distribuzione del gas", primaria azienda di settore, acquisisce la maggioranza della azioni della METANO SARDA.
Nel 1987/1988 è Presidente del CONSORZIO SUDGEST - Consorzio per la Manutenzione e Gestione dei servizi nel Mezzogiorno.
Dal 1996 è Vice Presidente Operativo Sudest - Servizi e Formazione per lo Sviluppo - S.C.p.A.
Nell'aprile 2000 viene nominato Consigliere di Amministrazione della Sogesid S.p.A. (Società per la Gestione degli Impianti Idrici)
....La sua storia professionale... le cose che ha fatto.
L'esperienza, la cultura e la professionalità che vuole mettere al servizio di Alghero.


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